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Due donne sorridenti parlano in un bar.

Ogni lavoratore o lavoratrice prima o poi si domanda a quanto ammonterà la propria rendita La rendita nel sistema previdenziale è composta da AVS (1° pilastro), previdenza professionale (2° pilastro) e previdenza privata (3° pilastro). ³¢â€™insieme dei tre pilastri dovrebbe garantire a tutti una quiescenza finanziariamente tranquilla.

In particolare, l’obiettivo della LPP (insieme all’AVS) è il raggiungimento di un reddito in forma di rendita pari a circa il 60 percento dell’ultimo stipendio. Un fattore chiave per calcolare l’importo effettivo della rendita della cassa pensione è rappresentato dall’aliquota di conversione. Ecco perché è importante comprendere come quest’ultima viene determinata e applicata.

Che cos’è l’aliquota di conversione di una cassa pensione?

³¢â€™aliquota di conversione è una percentuale prestabilita che definisce una rendita LPP annua sulla base dell’avere di vecchiaia disponibile nella cassa pensione. Per il regime obbligatorio della LPP sussiste un’aliquota minima di conversione definita dalla Legge sulla previdenza professionale (LPP), che ammonta al 6,8 percento (stato: 2025).

Informazioni utili

La rendita annua viene calcolata tramite una semplice formula:

avere di vecchiaia × aliquota di conversione = rendita annua

Esempio: chi ha risparmiato un capitale di vecchiaia pari a 100 000 franchi, con l’attuale aliquota di conversione del 6,8 percento, dopo il pensionamento riceve una rendita annua di 6800 franchi.

Come viene determinata l’aliquota di conversione?

³¢â€™aliquota di conversione è stabilita per legge. Nel calcolo dell’importo sono considerati diversi parametri, tra cui:

  • la durata del pagamento della rendita, ovvero l’aspettativa di vita calcolata per gli attuali e futuri beneficiari di rendita,
  • nonché la remunerazione promessa del capitale di copertura esistente, ossia il cosiddetto "tasso di interesse tecnico".

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A che cosa si riferisce l’aliquota di conversione?

Di fatto, molte meno persone del previsto beneficiano dell’attuale aliquota di conversione del 6,8 percento, che si applica solo alla parte obbligatoria, il cosiddetto "regime obbligatorio". Se, all’età di 65 anni, l’aliquota sul vostro certificato d’assicurazione della cassa pensione non corrisponde a questo valore, siete assicurati nel regime sovraobbligatorio. Tuttavia, per esserne certi, è bene chiedere conferma alla propria cassa pensione.

Come si applica l’aliquota di conversione?

Se sussistono quote salariali assicurate sia nella previdenza obbligatoria che in quella sovraobbligatoria, la cassa pensione può decidere se applicare l’aliquota di conversione separata o globale nel calcolo della rendita.

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Come si evolve l’aliquota di conversione?

³¢â€™attuale aliquota di conversione per il regime obbligatorio LPP, definita per legge, è invariata da molti anni. Fino al 2005 era pari al 7,2 percento.

Nel 2023, in occasione di una riforma della LPP, il Parlamento ha previsto un ribasso al 6,0 percento, motivato dall’ulteriore aumento dell’aspettativa di vita e dai bassi tassi d’interesse. In seguito alla mancata approvazione di questa riforma in occasione della votazione popolare di settembre 2024, l’aliquota di conversione è rimasta al 6,8 percento. Già nel 2017, un ipotetico ribasso al 6,0 percento era stato respinto dalle urne.

La legge può tuttavia fissare l’aliquota di conversione solo per la quota obbligatoria. Per il regime sovraobbligatorio, la tendenza dal 2003 da parte delle casse pensioni è prevalentemente verso il basso. Entro l’anno 2029 è prevista un’ulteriore diminuzione al 5,23 percento.

Il grafico mostra l’evoluzione del valore medio percentuale delle aliquote di conversione globali, ad esempio per uomini di 65 anni.

Prospettiva per l’andamento dell’aliquota di conversione

Un’aliquota di conversione troppo elevata ha un impatto negativo sulle rendite dei futuri pensionati, soprattutto su quelle dei giovani di oggi.

Poiché la speranza di vita è in continuo aumento e le prospettive di rendita nello scenario di bassi tassi non saranno sufficienti per un finanziamento stabile, la maggior parte delle casse pensioni auspica una riduzione dell’aliquota minima di conversione.

Se il finanziamento non è garantito, le casse pensioni dovranno necessariamente attingere a ulteriori fondi, a scapito degli attuali lavoratori che ne beneficerebbero sotto forma di remunerazione maggiore. Ciò vale in particolare per chi ha un reddito più alto, i cui averi del regime sovraobbligatorio superano probabilmente in larga misura quelli del regime obbligatorio. La riforma della previdenza professionale (riforma LPP) avrebbe dovuto contrastare questa situazione.

Conclusioni

Per capire come si calcola l’importo del vostro 2° pilastro dovete conoscere l’aliquota di conversione. Infatti, il capitale che avete versato nel tempo non vi sarà semplicemente restituito in egual misura dalla cassa pensione al raggiungimento dell’età di riferimento.

A lungo termine, tuttavia, l’attuale aliquota di conversione non sarà più sufficiente per mantenere il principio di solidarietà e l’equità tra generazioni nella previdenza professionale. Come sarà finanziato il secondo pilastro dopo che le urne hanno respinto la riforma della LPP, è una domanda tuttora aperta.

Cosa c’è da sapere

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