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Il pensionamento anticipato è spesso molto allettante, ma non tutti possono permetterselo a livello finanziario. Una possibile alternativa è il pensionamento parziale. Vi conviene iniziare presto la pianificazione finanziaria, ad esempio a partire dal 50º compleanno.

Che cos’è il pensionamento parziale?

Il passaggio al pensionamento può avvenire in modo flessibile. A partire da una determinata età, di solito 58 anni, potete scegliere tra varie formule: pensionamento anticipato, parziale, ordinario o differito. Questa libertà vi permette di organizzare gli ultimi anni della vita lavorativa secondo i vostri desideri e bisogni.

Con il pensionamento parziale, riducete il grado di occupazione e il reddito. La vostra vita professionale termina senza brusche interruzioni e l’inizio della pensione è graduale in modo da mantenere l’attività lavorativa e godervi comunque sempre più tempo libero. Con un prelievo anticipato delle prestazioni della vostra cassa pensione ed eventualmente dell’AVS, vi garantite la sicurezza finanziaria.

Le possibilità di pensionamento parziale in dettaglio

Se state considerando un pensionamento parziale, dovreste analizzare attentamente i singoli pilastri della vostra previdenza per la vecchiaia. Riducendo l’orario di lavoro e il reddito, potete sfruttare i punti di forza dei singoli pilastri in modo da mantenere un reddito stabile, ricevere prestazioni di previdenza e lavorare meno.

Nel caso dell’AVS, potete richiedere la rendita fino a due anni prima dell’età di riferimento. Dall’inizio del 2024 avete anche l’opzione di un versamento parziale tra il 20 e l’80 percento della rendita di vecchiaia.

Informazioni utili

Il presupposto per un pensionamento parziale è che il datore di lavoro acconsenta alla riduzione dell’orario di lavoro. È inoltre necessario diminuire l’orario di lavoro, e quindi il salario, in modo permanente e sostanziale.

Permanente significa che il pensionamento parziale non può essere annullato. Una volta ridotto il grado di occupazione, non è possibile aumentarlo di nuovo, almeno non con lo stesso datore di lavoro. Sostanziale significa che dovete scalare entrambi di almeno il 20 percento.

Al più tardi a 63 anni di età, potete avviare il pensionamento parziale anche con la cassa pensione. Molte istituzioni lo permettono anche prima, di norma è possibile tra i 58 e i 70 anni. Potete trovare informazioni precise a riguardo nel regolamento della vostra cassa pensione.

Nel pilastro 3a, invece, avete la possibilità di prelevare il vostro capitale di previdenza fino a cinque anni prima dell’età di riferimento. Tuttavia, da questo momento non sono più possibili prelievi parziali per la promozione della proprietà di abitazioni.

Pensionamento parziale con i 3 pilastri della previdenza

Pilastro

Pilastro

Inizio del prelievo anticipato

Inizio del prelievo anticipato

±Ê²¹°ù³Ù¾±³¦´Ç±ô²¹°ù¾±³Ùà

±Ê²¹°ù³Ù¾±³¦´Ç±ô²¹°ù¾±³Ùà

Cose da considerare

Cose da considerare

Pilastro

1° (AVS)

Inizio del prelievo anticipato

2 anni prima dell’età di riferimento (nell’ambito dell’AVS 21, per le donne nate tra il 1961 e il 1969 già a partire dai 62 anni)

Ìý

±Ê²¹°ù³Ù¾±³¦´Ç±ô²¹°ù¾±³Ùà

Possibile in 3 fasi

Cose da considerare

Riduzione permanente della rendita

Pilastro

2° (cassa pensione)

Inizio del prelievo anticipato

Tra i 58 e i 70 anni

±Ê²¹°ù³Ù¾±³¦´Ç±ô²¹°ù¾±³Ùà

Le condizioni dipendono dal regolamento della cassa pensione specifica

Cose da considerare

±Ê²¹°ù³Ù¾±³¦´Ç±ô²¹°ù¾±³Ùà del trattamento fiscale

Pilastro

3a

Inizio del prelievo anticipato

5 anni prima dell’età di riferimento

±Ê²¹°ù³Ù¾±³¦´Ç±ô²¹°ù¾±³Ùà

Prelievo da effettuarsi per intero

Cose da considerare

Prelievi scaglionati tramite più conti o depositi di previdenza; un conto e un deposito costituiscono un’unità

Pensionamento parziale AVS (1° pilastro)Ìý

L’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS) dovrebbe coprire le necessità di base in età avanzata e deve essere versata obbligatoriamente non appena si inizia a lavorare. Con un pensionamento parziale, diversi fattori influiscono sul calcolo della rendita AVS.

Pensionamento anticipato cassa pensione (2° pilastro)

Dal 1º gennaio 2024, anche le casse pensione sono obbligate a permettere un pensionamento parziale. Tuttavia, le condizioni variano in base alla diversa istituzione di previdenza. Ogni cassa pensione può quindi definire a partire da quale età consentire il pensionamento parziale, nell’intervallo attualmente previsto dalla legge tra i 58 e i 70 anni e al più tardi dall’età di 63 anni.

Pensionamento parziale previdenza privata vincolata (3° pilastro)

Con la giusta pianificazione, anche la previdenza privata può essere prelevata anticipatamente in caso di pensionamento parziale. Se utilizzate il patrimonio del pilastro 3a, dovete decidere se prelevare il denaro interamente o a scaglioni. In particolare se desiderate effettuare il prelievo scaglionato, dovreste organizzarvi per tempo.

A che punto siete con la previdenza?

Il Check previdenza ÃÛ¶¹ÊÓÆµ gratuito vi offre un quadro attendibile della vostra situazione finanziaria attuale e vi fornisce le basi per ottimizzare o consolidare la previdenza privata.

Attenzione alle lacune di reddito e previdenziali nella pianificazione

Una volta in pensione, il vostro reddito diminuirà notevolmente: le prestazioni del 1° e del 2° pilastro garantiscono in media il 60 percento dell’ultimo stipendio. Se scegliete il pensionamento parziale, è probabile che la differenza tra il reddito attuale e la rendita di vecchiaia aumenti, poiché percepirete prima le prestazioni ed è possibile che versiate meno per la previdenza.

Se anticipate la vostra rendita AVS, dovete aspettarvi una riduzione della rendita. La riduzione varia a seconda della durata dell'anticipo tra lo 0,6% e il 13,6%. Per le donne della generazione di transizione si applicano disposizioni distinte.

La rendita della cassa pensione segna un calo, perché percepite le prestazioni già prima dell’età pensionabile ordinaria. Inoltre, il reddito da lavoro inferiore a causa della riduzione dell’occupazione comporta una diminuzione del potenziale di risparmio e previdenza nel 2° pilastro. Anche il 3° pilastro è interessato, se non disponete di una cassa pensione. Aggiungendo l’effetto dei mancati interessi composti a questo potenziale avere, la vostra previdenza per la vecchiaia può ridursi notevolmente.

Informazioni utili

A differenza del pensionamento anticipato, con il pensionamento parziale usufruite delle prestazioni in più fasi. Allo stesso tempo, potete continuare ad accumulare capitale di previdenza fino al pensionamento definitivo, poiché riducete gradualmente l’attività professionale.

Poiché un pensionamento parziale dipende da molti parametri individuali, è indispensabile pianificare le fasiÌýe prepararsi con cura. Solo così potrete trovare il momento migliore per il prelievo dai rispettivi pilastri previdenziali o calcolare l’importo ottimale della riduzione finanziaria. Chiarire in anticipo la lacuna di reddito prima e dopo le fasi di pensionamento vi consente di lasciare gradualmente il lavoro senza brutte sorprese.

Misure per colmare le lacune

Le lacune di reddito esistenti possono essere colmate in diversi modi. Potete prelevare capitale o rendita dalla cassa pensione nella misura in cui riducete il grado di occupazione, per compensare il reddito inferiore. Poiché ciò riduce la vostra futura rendita di vecchiaia, potete prestare contributi volontari anticipati nel 2° pilastro.

L’importo che potete versare fino all’inizio del pensionamento parziale è indicato sul certificato della cassa pensione. Con un riscatto volontario nella cassa pensione rendete stabile a lungo termine il vostro reddito in terza età. Ricordate che dopo un riscatto nella cassa pensione, non è possibile alcun prelievo di capitale per tre anni.

Un’altra possibilità per colmare le future lacune finanziarie è la previdenza privata nel 3° pilastro. Con l’investimento volontario in un conto o in un deposito di previdenza, risparmiate sulle imposte, costituite un capitale aggiuntivo per la vostra vecchiaia e evitate così le lacune che si possono aprire dal vostro pensionamento parziale nel 1° e 2° pilastro.

Quante tasse posso risparmiare con il pilastro 3a?

I versamenti nel pilastro 3a sono doppiamente utili: migliorano la previdenza e riducono il carico fiscale. Calcolate quanto potete risparmiare

Vantaggi del pensionamento parziale

Per molte persone, il pensionamento in più fasi è una buona opportunità per smettere di lavorare in modo graduale e pianificato. Non solo offre vantaggi per il tempo libero, ma può anche risultare finanziariamente conveniente.

  • Le pressioni professionali e lo stress si riducono, il che può avere un effetto positivo sulla salute.
  • Beneficiate della sicurezza finanziaria attraverso una rendita e uno stipendio parziali e mantenete l’attività lavorativa, continuando così a costituire la vostra previdenza per la vecchiaia.

In alcuni casi può succedere di ottenere un reddito più alto rispetto a prima del pensionamento, il che comporta anche un maggiore carico fiscale.

Potete reagire in modo flessibile: se posticipate la rendita AVS, questa aumenterà. Allo stesso tempo, il pilastro 3a offre la possibilità di accumulare averi per la vecchiaia risparmiando sulle imposte. Nonostante il pensionamento parziale, continuate a versare nel pilastro 3a e riducete così il vostro reddito imponibile.

Vantaggi fiscali del pensionamento parziale con prelievo di capitale

Un pensionamento parziale può portare ulteriori vantaggi fiscali: se percepite l’avere di vecchiaia dalla cassa pensione come capitale, l’aliquota fiscale è inferiore rispetto a quella sul reddito. Distribuire il pagamento su più anni riduce ulteriormente l’onere fiscale.

Se invece riscuotete l’avere della cassa pensione come rendita, questa verrà semplicemente aggiunta al reddito restante e quindi tassata di conseguenza.

Riduzione del grado di occupazione: un’alternativa al pensionamento parziale

Se non potete permettervi un pensionamento parziale perché le lacune di reddito sono troppo elevate o non volete intaccare i risparmi accumulati per la vecchiaia, una riduzione del grado di occupazione può essere una buona alternativa. Potete così ridurre il grado di occupazione, ma rinunciate consapevolmente a usufruire in anticipo delle prestazioni della previdenza per la vecchiaia.

Tuttavia, guadagnerete di meno e quindi diminuiranno i vostri contributi previdenziali. In questo modo, i vostri diritti alla rendita presso l’AVS e il futuro capitale di vecchiaia nella previdenza professionale saranno inferiori rispetto alla prosecuzione del lavoro a tempo pieno.

Ma anche a questo potete rimediare: molte casse pensione offrono per una riduzione fino al 50 percento, a determinate condizioni, di mantenere il salario assicurato al livello precedente alla decurtazione. Continuate pertanto a pagare gli stessi contributi della cassa pensione, ma per la parte di riduzione del grado di occupazione dovete di norma coprire anche i contributi del datore di lavoro.

Come già menzionato, è previsto un periodo di blocco di tre anni dopo un riscatto volontario nella cassa pensione prima di effettuare un prelievo di capitale. Inoltre, potreste aumentare il versamento nel pilastro 3a. Questo comporta una riduzione del reddito a causa del minore grado di occupazione e richiede inoltre contributi volontari aggiuntivi, ma il vostro diritto alle prestazioni di vecchiaia resta invariato.

Conclusione

Andare in pensione prima, avere più tempo per sé e ridurre comunque le perdite di salario e di rendita: un pensionamento parziale offre molte opportunità di organizzare la pensione in base alle vostre esigenze. Per mantenere il vostro tenore di vita anche in età avanzata, tuttavia, è necessario prestare attenzione a molti passaggi ed è quindi importante un’attenta pianificazione. Definite per tempo le vostre esigenze, le vostre possibilità nonché le condizioni legali e fiscali che vi facilitano l’uscita dalla vita lavorativa.

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